Dopo la sua morte i Longobardi non ebbero un re per dieci anni, essendo governati da duchi. Ogni duca era a capo di una città: Zaban a Pavia, Vallari a Bergamo, Alichi a Brescia, Eoin a Trento, Gisulfo a Cividale. Ma c'erano altri trenta duchi con le proprie città. In quei giorni furono uccisi per cupidigia molti nobili romani. Gli altri, divisi tra gli stranieri furono resi tributari così da pagare un terzo delle loro rendite ai Longobardi. Dopo sette anni dall'arrivo di Alboino e di tutto il suo popolo, la maggior parte dell'Italia, eccetto quella che questi aveva conquistato, fu occupata e sottomessa ai Longobardi attraverso questi duchi. Furono spogliate le chiese, uccisi i sacerdoti, distrutte le città e massacrati gli abitanti che crescevano como le messi.
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