Capitolo 01

A quel punto alcuni duchi dei Longobardi invasero le Gallie con un forte esercito. Ospizio, uomo di Dio, che viveva in clausura presso Nizza, su rivelazione dello Spirito Santo previde con largo anticipo il loro arrivo e predisse ai cittadini di quella stessa città che una disgrazia era imminente. Questi infatti conduceva una vita di grande astinenza ed esemplare: si era stretto la carne con catene di ferro, vestiva con una pelle di capra e come cibo prendeva solo pane con pochi datteri. Nei giorni della Quaresima si nutriva con radici di erbe egiziane, che utilizzano gli eremiti, che gli lasciavano i mercanti. Per questo Dio lo ritenne degno di operare secondo la sua virtù, come è scritto nei libri del venerabile Gregorio vescovo di Tours. Per questo questo sant'uomo predisse l'arrivo dei Longobardi nelle Gallie in questo modo: "I Longobardi verranno nelle Gallie e devasteranno sette città, poiché la loro malvagità crescerà agli occhi del Signore. Infatti tutto quel popolo è dedito allo spergiuro, è colpevole di furti, intento alle rapine e propenso agli omicidi. Tra di loro la giustizia non ha dato frutto, non pagano le decime, non mantengono i poveri, non danno da vestire a chi ne è privo, non offrono ospitalità ai pellegrini. Così si abbatterà questa plaga su questo popolo". Disse inoltre ai suoi monaci: "Andatevene da questo luogo e portate con voi i vostri averi. Ecco infatti si sta avvicinando il popolo che avevo predetto". Gli dissero quelli: "Non ti abbandoniamo, santissimo padre". Gli rispose: "Non temete per me. Il futuro infatti è che mi infliggano delle ferite ma non mi porteranno alla morte".

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