Nell’era ispanica 587, ventiquattresimo anno dell’Imperatore Giustiniano, morto Teudiselo, fu fatto Re Agila, che regnò per cinque anni. Questi attaccò la città di Cordoba in disprezzo della religione cattolica e recò offesa al beatissimo martire Acislo. Lo profanò al punto che macchiò il suo santo sepolcro acquartierando i suoi soldati e i cavalli. Quindi attaccata Cordoba con la forza, ricevette la giusta punizione da parte dei santi. Infatti mentre conduceva la guerra fu colpito dalla vendetta e lì perse suo figlio con gran parte dell’esercito, insieme al tesoro e a grandi ricchezze. Quindi sconfitto e assalito da una terribile paura fuggì a Mérida. Dopo un certo tempo, Atanagildo, preso dalla brama di regnare si ribellò contro di lui e distrusse grazie alle sue capacità militari un esercito che gli era stato inviato contro a Siviglia. Quindi i Goti vedendo che potevano essere distrutti gli uni con gli altri e temendo ancor di più che i nemici cogliessero l’occasione per invadere la Spagna, uccisero Agila a Mérida e assegnarono il regno a Atanagildo.
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