Nell'era ispanica 544, diciassettesimo anno dell'imperatore Anastasio, Gisaleico, figlio del precedente Re per parte di una concubina, fu elevato al regno a Narbona e governò per quattro anni. Era di indole estremamente vile e sommamente infelice e ignavio. Quindi dopo che quella stessa città era stata saccheggiata da Gundobado, Re dei Burgundi, questi si ritirò con infamia insieme a molti dei suoi e con grande disfatta presso Barcellona. Qui si fermò finché fu privato della dignità regale da Teodorico per la fuga ignominosa. Al che si diresse in Africa dai Vandali chiedendo aiuto per poter essere restaurato nel regno. Qui, dopo non essere riuscito ad ottenere aiuto, lasciò l'Africa per paura di Teodorico e si recò in Aquitania. Dopo aver passato qui un anno nascosto, tornò in Spagna dove fu affrontato in battaglia da Ibbas, generale di Teodorico, a dodici miglia da Barcellona e messo in fuga. Morì mentre cercava di attraversare il fiume Durance nelle Gallie, così che perse prima l’onore e poi la vita.
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