Capitolo 10

Avendo la certezza di questo, Childeberto lasciò Clermont e si diresse in Spagna a causa di sua sorella Clotilde. Questa infatti soffriva molte pene da parte di suo marito Amalrico a causa della fede cattolica. Infatti, la maggior parte delle volte che si recava in chiesa, ordinava di lanciarle sterco e altri escrementi. Alla fine si dice che soffrisse tanta crudeltà che inviò a suo fratello un fazzoletto intriso del suo proprio sangue, affinché ne fosse turbato grandemente e si recasse in Spagna. Saputo ciò, Amalrico, preparò le navi per fuggire. Subito, all’avvicinarsi Childeberto, dovendosi Amalrico imbarcare, si ricordò che aveva lasciato molte pietre preziose nel suo tesoro. Per cui mentre ritornava in città per riprenderle, l’esercito gli precluse l’accesso al porto. Vendendo che non poteva fuggire, si diresse verso la chiesa dei cristiani per trovarvi rifugio. Ma prima che potesse raggiungere il perimetro sacro, uno lo ferì mortalmente tirandogli una lancia e in quel luogo morì. Quindi Childeberto, presa con sé suo sorella insieme a molti tesori, la voleva portare con sé, se non ché questa morí durante il tragitto, non so a causa di cosa. Portatala a Parigi fu sepolta a fianco a suo padre Clodoveo. Tra gli altri tesori Childeberto portò con sé preziosissimi oggetti sacri tra i quali sessanta calici, quindici vassoi, venti evangeliari, tutti in oro puro e ornati di preziose gemme. Ma non tollerò che fossero distrutte. Infatti le distribuì tra le chiese e le basiliche dei santi.

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