Durante quel viaggio celebrò la pasqua a Roma. Qui fu battezzato Pipino, figlio di Re Carlo, da papa Adriano nel sacro fonte. Inoltre i due figli di Re Carlo furono unti: Pipino Re d’Italia e Ludovico Re d’Aquitania.
Quell’anno il comandante Pipino, messo in moto l’esercito, con suo zio Childebrando come comandante e molti nobili e truppe ausiliarie, si diresse in Burgundia, occupandola.
Il principe Carlo, dopo aver domato i popoli che abitavano tutt'intorno, mentre approfittava della pace per sistemare le cose interne al regno, ricevette nello stesso anno una seconda legazione del beatissimo Papa Gregorio inviata dalla sede apostolica.
Quindi Re Pipino tenne un'assemblea a Worms e non fece nient'altro se non restare in Francia, studiando la situazione tra Waifer e Tassilone. E celebrò Natale e Pasqua a Quierzy.
Il Duca degli Aquitani Waifer, non badando né agli ostaggi né ai suoi giuramenti, inviò l'esercito contro Re Pipino, arrivando fino alla città di Chalon.
Re Pipino, vedendo che il Duca degli Aquitani Waifer non rispettava i diritti delle chiese di Francia, convocò un concilio con i Francesi per invadere l'Aquitania al fine di chiedere il ripristino dei diritti ecclesiastici. Si spinse quindi fino alla località di Tedoad.