Capitolo 10

Dalla stessa città di Ravenna inviò al Re il presbitero Stefano e il primicerio Ambrogio, per annunciargli il suo arrivo. Questi entrarono nel territorio dei Longobardi nella città di Imola, sapendo quello che si stava preparando per creare un impedimento al sant'uomo e non farlo proseguire oltre, glielo annunciarono con una lettera nel silenzio della notte. Saputo ciò, il pontefice, all'alba del sabato, senza paura della morte ma con l'aiuto della fede in Cristo, uscì coraggiosamente da Ravenna, entrò nel territorio dei Longobardi e fu raggiunto a piedi dai suoi messi che il Re, preso dal rancore, non aveva voluto ricevere prima di lui. Ma lo stesso pontefice giunse lungo il Po il 28 di giugno. Qui il Re inviò i suoi nobili ad accoglierlo. Con questi si recò a Pavia, dove risedeva il Re. Entrato in città per una delle porte, si diresse nella sua basilica detta in Ciel d'Oro all’ora nona per celebrare la messa solenne per le vigilie del beato apostolo Pietro. E dopo aver terminato l'offerta votiva, si fermò nella città dove era appena entrato.