Invasione longobarda dell'Italia
L'invasione longobarda dell'Italia iniziò nella primavera del 568. Dopo essersi stanziati in Pannonia i Longobardi, guidati da loro Re Alboino, attraversarono le Alpi orientali all'altezza di Cividale del Friuli e invasero la pianura padana. I motivi di questa invasione e del suo successo restano ancora dibattuti. Paolo Diacono racconta del tradimento di Narsete, generale bizantino, che avrebbe invitato i Longobardi a prendere possesso della penisola per vendetta nei confronti della coppia imperiale. Sebbene rappresenti la versione tradizionale, questa teoria è stata spesso confutata dagli storici. Un altro motivo potrebbe essere la pressione degli Avari a est, che avrebbe indotto i Longobardi a spostarsi in Italia alla ricerca di un territorio più sicuro.
Uno dei punti più dibattuti resta l'atteggiamento dei bizantini. Dopo i grandi sacrifici della guerra gotica, gli imperiali preferirono chiudersi nelle fortezze, lasciando che i Longobardi dilagassero nella pianura. Caddero rapidamente Aquileia, Treviso e Milano. Solo Pavia resistette per tre anni all'assedio. Con la morte di Alboino si ebbe una prima fase di stallo, durante la quale i bizantini mantennero le proprie posizioni lungo i litorali grazie alla flotta. Negli anni successivi cercarono di indurre i Franchi ad attaccare i Longobardi e prenderli così tra due fuochi. Nonostante i tentativi l'operazione non ebbe successo e Autari, il terzo Re dei Longobardi, riuscì a mantenere i suoi possedimenti e a dar vita a uno stato solido, in grado di stringere rapporti diplomatici con gli altri regni barbarici limitrofi e di stringere un trattato di pace con l'Impero.
A quel punto, come abbiamo detto, sconfitto il popolo dei Goti, così come quelli di cui abbiamo allo stesso modo raccontato, Narsete, accumulata una gran quantità di oro, d'argento e di altri tipi di ricchezze, dov...
Alboino, mentre iniziava a dirigersi verso l'Italia, chiese aiuto ai suoi vecchi amici Sassoni, affinché potesse invadere la grande l'Italia con più uomini per poterla occupare. I Sassoni gli si unirono di propria v...
A quel punto Alboino assegnò i propri territori, la Pannonia, ai suoi amici Unni, ordinandogli che se dopo un tempo i Longobardi avessero necessità di ritornare, gli avrebbero dovuto restituito la propria pianura. A...
Una volta entrato attraverso la città o piuttosto la fortezza di Cividale nel territorio della Venezia, che è la prima provincia d'Italia, Alboino iniziò a pensare innanzitutto a chi dovesse assegnare quella prima p...
In quei giorni, durante i quali i Longobardi invadevano l'Italia, i figli del Re dei Franchi Clotario divisero il suo regno in quattro. Il primo,...
Quindi Alboino prese Vicenza, Verona e le altre città della Venezia, a parte Padova, Monselice e Mantova. La Venezia non è fatta solo dalle piccole isole, che adesso chiamiamo Venezia, ma si estendeva dai confini de...
Quindi Alboino invadendo la Liguria, entrò a Milano all'inizio della terza indizione, alle terze None di Settembre, al tempo dell'Arcivescovo...
A quel tempo la città di Pavia, stretta d'assedio, resistette con coraggio per più di tre anni, mentre l'esercito dei Longobardi si assestava poco fuori della parte occidentale. Intanto Alboino, inviati dei soldati,...