Fine della dinastia dei Merovingi
Dopo undici anni di reggenza come Maggiordomo di palazzo, Pipino il Breve riuscì a farsi incoronare Re dei Franchi nel 750 d.C. Già suo padre, Carlo Martello, era riuscito a tenere le redini del regno governando di fatto al posto del legittimo sovrano. Non si azzardò però mai a incornarsi ufficialmente Re, sebbene per sette anni abbia rinunciato a nominare un successore dopo la morte di Teodorico IV, nel 737.
L'atto rappresentò di fatto un'usurpazione perché era ancora vivo il legittimo sovrano, Childerico III. Una forma di legittimazione venne trovata nella consacrazione del futoro Re e dei suoi figli per mano di Papa Stefano. Il pontefice stabilì in questo modo una duratura alleanza con il Regno dei Franchi, soprattutto in chiave anti Longobarda, che avrebbe portato poi aelle due campagne militari di Pipino il Breve e nella definitiva conquista del Regno dei Longobardi per mano di Carlomano.
Childerico III fu rasato e rinchiuso in un monastero, dove terminò i suoi giorni. In questo modo si concluse il lungo regno della dinastia dei Merovingi, rimasta al potere per quasi tre secoli. Il Regno dei Franchi venne retto da quel momento dalla dinastia dei Carolingi, che arriverà a portarlo alla sua massima estensione e a cingere persino la corona imperiale.
La stirpe dei Merovingi, dalla quale i Franchi erano soliti scegliersi i re, si ritiene che sia durata fino al Re Childerico, che per volontà del pontefice dei Romani...
Al tempo della deposizione di Childerico, questo incarico era ricoperto già quasi per diritto ereditario da Pipin...
In quel tempo con il consiglio e il consenso di tutti i Franchi fu inviata una delegazione alla sede apostolica, l’autorità preposita, dopodiché l’eccellente Pipino fu elevato al trono con l’elezione di...