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Carlo Martello fu un nobile franco dell'VIII secolo che conseguì la dignità di Maggiordomo di palazzo e tenne di fatto le redini del Regno dei Franchi per circa vent'anni. Riuscì a escludere dal governo i sovrani della dinastia Merovingi rendendoli portatori di un titolo puramente formale, dato che il potere reale era saldamente nelle sue mani.
Grande condottiero, conseguì unificare i Franchi e arrestare le scorrerie dei musulmani nel sud della Francia, coprendosi così dell'aurea di salvatore della cristianità.
Alla sua morte il titolo di Maggiordomo di palazzo passò ai figli, Pipino e Carlomanno, dando così inizio alla dinastia Carolingia.
Pipino il Breve fu Re dei Franchi dal 751 al 768. Successe al padre come Maggiordomo del Regno dei Franchi nel 741 insieme al fratello Carlomanno. Tenne di fatto le redini del potere con Childerico III come Re nominale, ultimo della dinastia dei Merovingi. Nel 751, in seguito a una trattativa con il Papa, ottenne il riconoscimento del titolo reale e l'unzione per sé e per i suoi due figli. Si trattò di fatto di un colpo di stato che però confermava una situazione ormai già definita da tempo. Diede così inizio al governo della dinastia Carolingia, i cui successori estero il loro potere a quasi tutta l'Europa occidentale e ottenero la dignità Imperiale.
Condusse campagne militari in Germania contro i Sassoni e in Italia contro i Longobardi, senza arrivare a estendere direttamente il dominio dei Franchi su quelle regioni, ma ponendo le basi per le espansioni di suo figlio Carlo Magno.
Figlio primogenito di Carlo Martello. Alla morte del padre ereditò la carica di Maggiordomo di palazzo per la parte orientale del Regno dei Franchi con l'Austrasia, la Turingia e l'Alemannia, mentre il fratello Pipino il Breve ricevette la parte occidentale con Neustria, Burgundia e Provenza.
Dopo aver governato congiuntamente per alcuni anni, nel 745 decise di abbandonare la carica e ritirarsi a vita religiosa. Dapprima sul monte Soratte vicino a Roma, poi a Monte Cassino.
Ritornò brevemente in Francia prima di morire, sembra nel tentativo di scongiurare l'invasione del Regno Longobardo ad opera del fratello Pipino, che aveva stretto alleanza con Papa Stefano II. Il suo intervento non ebbe comunque seguito e morì poco dopo a Vienne.
Duca di Aquitania.
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