Capitolo 04

Quindi Eraclio, radunato l’esercito con tutte le truppe più forti, si mise in marcia per attaccare la Persia. A quel punto Cosroe, informato di ciò da un messaggero, gli venne incontro con tutto l’esercito dei Persiani per affrontarlo. Qui infine Eraclio e Cosro si congiunsero presso un villaggio, entrambi frementi di combattere e stabilirono tra di loro un accordo in questi termini: che venissero scelti un guerriero da ciascun esercito, affinché si potesse prevedere l’esito della battaglia da chi dei due avesse vinto il duello. Stabilirono questo accordo davanti agli dei. In ragione della forza di questi guerrieri e per propria determinazione stabiliscono che chi dei due, come detto sopra, avesse dimostrato attraverso la sua spada di essere guidato dalla fortuna, che ciò si riversasse sui compagni. E così come tutti si sarebbero adeguati al giudizio del duello, così anche i sovrani avrebbero sottomesso senza esitare il collo al giogo del vincitore. Quindi Cosroe, pieno d'orgoglio come è solito tra i Filistei, fece avanzare per lo scontro un guerriero bastardo, quasi un altro Golia. Spaventati, tutti i soldati di Eraclio fecero un passo indietro. Quindi Eraclio, confidando nell’aiuto di Dio, lanciandosi su di lui lo uccise con un colpo di lancia.

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