Capitolo 22

Anno VII dell’Imperatore Maurizio, III di Re Reccaredo.
Viene rivelato il complotto del vescovo Uldida con la regina Gosvinda contro Reccaredo e rendono pubblica la comunione con la fede cattolica, che assumendo quasi sotto forma di Cristiana abbandonano. Avendo abbandonato questo male pubblicamente, Uldida venne condannato all’esilio mentre Gosvinda, da sempre cattolica, finì i giorni della sua vita minacciosa.
L’esercito dei Franchi, inviato da Re Gonteramno, invase la Gallia Narbonense con il comandante Bosone e presso la città di Carcassonne pose il campo. Il Duca di Lusitania Claudio, inviato da Re Reccaredo, si diresse nello stesso luogo. Scatenata la battaglia i Franchi furono volti in fuga, il loro campo saccheggiato e l’esercito distrutto. In questa battaglia è risaputo che operò la grazia divina e la fede cattolica, alla quale Re Reccaredo con i Goti erano devoti, poiché non è difficile per il nostro Dio, offrire la vittoria tanto contro pochi come contro molti. Infatti si sa che il Duca Claudio mise in fuga circa sessantamila Franchi con trecento uomini e ne uccise la maggior parte con la spada. Lode a Dio che come è noto in questa battaglia ai nostri giorni operò allo stesso modo che molto tempo fa quando per mano del comandante Gedeone con trecento uomini distrusse molte migliaia di Madianiti che insidiavano il popolo di Dio.

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