Capitolo 09

Anno IX dell'Imperatore Giustino, VII di Re Leovigildo.
Cosroe, Imperatore dei Persiani, si spinse con un grande esercito nei territori dei Romani saccheggiandolo. Contro di lui venne inviato da Tiberio il comandante delle milizie romane e magister militum per l’Oriente, Giustiniano, che si preparò alla guerra. Giunto in un campo che si trova tra Dara e Nizivio, dopo aver combattuto una dura battaglia e avendo con sé il popolo fortissimo che in lingua barbara si chiama Erini, sconfisse l'Imperatore Persiano. Voltolo in fuga, Giustiniano occupò il suo accampamento e saccheggiò i territori delle province persiane. Tra le altre cose portò a Costantinopoli le loro armature e ventiquattro elefanti che destarono grande meraviglia nella capitale. Inoltre il bottino fu venduto con grande profitto per l’erario pubblico.
Re Leovigildo si diresse al monte Aregense, catturò i nobili di Aspidio con le mogli, i figli e le loro ricchezze e ricondusse quel luogo in suo potere.
Al-Mundhir, Re dei Saraceni, si recò a Costantinopoli e omaggiò il principe Tiberio di una ghirlanda como è uno presso i barbari. Così entrato nelle grazie di Tiberio fu ricoperto di doni ed ebbe il permesso di rientrare in patria.

Anno: