Capitolo 07

Anno VII dell'Imperatore Giustino, V di Re Leovigildo.
Alboino, Re dei Longobardi, fu ucciso di notte da sua moglie. I suoi tesori furono consegnati insieme alla stessa regina allo Stato romano e i Longobardi restarono senza Re e senza tesoro.
In quei giorni Re Liuva giunse alla fine della sua vita e tutta la spagna e la Gallia Narbonense passarono sotto l'autorità di Leovigildo.
L'Imperatore Giustino fu colpito da una grave malattia, che alcuni credettero essere una forma di pazzia, altri che fosse posseduto dal demonio.
La capitale del regno fu colpita dalla piaga della peste inguinale, per la quale vedemmo morire molte migliaia di uomini.
Re Leovigildo entrato in Sabaria saccheggiò Sappo e ricondusse in suo potere quella stessa provincia. Quindi istituì como coreggenti i suoi figli Ermenegildo e Reccaredo che aveva avuto da una moglie ormai ripudiata.
Vennero a Costantinopoli i legati del popolo dei Maccuritari, offrendo in dono al principe Giustino denti di elefanti e pelli di cammello. Siglarono così l'amicizia con i Romani.
Dopo Giovanni fu ordinato vescovo di Roma Benedetto, per quattro anni.
Mausone fu fatto vescovo cattolico di Emerita.

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