Capitolo 43

Fatto ciò, l’anno seguente, che era l’undicesimo del suo regno, dopo aver preso la città di Auvergne e averne devastato tutta la regione attorno, Re Pipino raggiunse Bourges con una grande moltitudine di Franchi, pose il campo tutto intorno e ne devastò i dintorni. Circondò la città con opere munitissime così che nessuno potesse entrare o uscire, con macchine d’assedio, un fossato e ogni genere di armamento. Dopo che molti uomini furono feriti o uccisi, riuscì ad aprire una breccia, prese la città e la riportò sotto il suo dominio con la forza. Gli uomini che Waifer aveva posto a difesa della città furono assolti grazie alla sua clemenza e rimandati alle proprie case. Il Conte Uniberto e gli altri Guasconi che lì trovò, prestato giuramento, li condusse con sé mentre le loro mogli e i liberti li mandò in Francia. Ordinò di restaurare le mura di Bourges e mise dei propri conti a guardia della città. quindi con tutto l’esercito dei Franchi si portò alla fortezza di Thouars, dove pose l’accampamento circondandola. Presa la fortezza in un tempo incredibilmente rapido e datala alle fiamme, portò con sé in Francia i Guasconi che vi trovò insieme con lo stesso Conte. Quindi Re Pipino ritornò in patria grazie a Cristo con tutto l’esercito dei Franchi e molte prede e bottino.

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