Dopo la morte di Egica, Witiza tornò a Toledo sul trono che era stato di suo padre. Fu senza dubbio svergognato e di costumi lascivi, e si mescolava con diverse donne e concubine come un cavallo o un mulo, che sono privi di intelletto. E per non incorrere nella censura ecclesiastica, sciolse il concilio, dimenticò i canoni e violò tutti i precetti religiosi. Ordinò che i vescovi, i presbiteri e i diaconi si sposassero. Senza dubbio questo misfatto fu la causa della rovina della Spagna. E poiché i re e i sacerdoti violarono la legge di Dio, tutte le schiere dei Goti perirono per mano dei Saraceni. Quindi Witiza morì a Toledo dopo dieci anni di regno, nel 749 [710].
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