Capitolo 02

Quindi Recesvindo, re dei Goti, lasciando Toledo si recò in una città di sua proprietà che si chiamava Gertico, e che oggi si pensa si trovi sul monte Caure, e qui morì di morte naturale. Una volta deceduto il re e dopo averlo sepolto in quello stesso luogo, Wamba fu preeletto da tutti al trono nell’anno 710 [672]. Inizialmente rifiutò e non volle prendere il regno, benché alla fine accettasse l’invito che avanzava l’esercito: si recò quindi subito a Toledo e fu unto re nella chiesa metropolitana di Santa Maria. In quel momento, alla presenza di tutti, fu vista un’ape uscire dalla sua testa e volare verso il cielo. Questo segno fu opera di Dio per annunciare le future vittorie, come gli eventi successivi avrebbero dimostrato. Sconfisse gli Asturiani e i Baschi che si ribellavano continuamente e li condusse sotto il proprio dominio. Gli abitanti della provincia delle Gallie, fatta una congiura, si separarono dal regno dei Goti e si sottomisero a quello dei Franchi. Per restaurare il suo dominio e sottomettere di nuovo quelle provincie, fu inviato da Wamba il duca Paolo con un esercito, ma questi non solo non portò a termine il compito che gli era stato assegnato, ma per di più agì contro la propria patria e fu nominato comandante della canaglia ribelle. Ma se vorrai sapere esattamente quanti morti, quanti incendi di città, quante stragi, quante schiere di Franchi e Galli furono anninentate da Wamba e quante brillanti vittorie abbia riportato e quali misfatti avvennero a causa della ribellione di Paolo, leggi il beato metropolita Giuliano, che racconta gli avvenimenti di quel tempo in maniera molto chiara.

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