Continuazione Cassinese a Paolo Diacono

Si tratta di una delle continuazioni all'opera di Paolo Diacono, Historia Langobardorum.
Basata probabilmente sul materiale contenuto nel Liber pontificalis ed edita nell'ambiente del monastero di Cassino. Non è particolarmente ricca di informazioni, ma rappresenta un chiaro tentativo di proseguire l'opera di Paolo Diacono raccontando gli eventi successivi al regno di Liutprando

Nota del traduttore
La traduzione si rifà alla versione di Georg Waitz, curatore del Monumenta Germaniae Historica.

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Nota di traduzione
Per i nomi di persona e di luogo si è cercato di seguire la dizione italiana più diffusa. Nel primo caso, si sono utilizzate le versioni italiane correnti dei nomi antichi. È questo il caso di Carlo o Gregorio. Per Pipino, benché non sia una versione italiana corrente, la si è comunque mantenuta per tradizione storiografica. Per nomi che non hanno un italiano equivalente diffuso si è cercato comunque di italianizzarli. Questo perché avrebbe comportato un ulteriore lavoro di interpretazione risalire all'originale germanico, spesso nascosto sotto le diverse versioni latine.
Si è cercato di mantenere quanto più possibile gli epiteti dei personaggi, anche a discapito della fluidezza della lettura, in quanto spesso nascondono evoluzioni storiche o sociali.
Nel caso dei nomi di luoghi si è utilizzata la versione italiana qualora presente, in alternativa la versione in lingua locale.
Si sono abolite tutte le formule qui dicitur, qui vocant perché eccessivamente ridondanti.
Nel limite del possibile si è cercato di utilizzare una traduzione univoca a fronte del medesimo lemma latino. Questo salvo fastidiose ripetizioni o la necessità di esprimere un concetto più complesso con una traduzione italiana più adeguada.

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