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Quindi Re Carlo entrò in Italia invadendo il Friuli. Rotgaudo fu ucciso e il Re celebrò la Pasqua a Treviso e occupò Cividale, Treviso e altre città che si erano ribellate. E attravero i Franchi organizzò lo stato e rientrò di nuovo in Francia con prosperità e vittoria. Quindi lo raggiunsero dei messaggeri che gli rivelarono che i Sassoni si erano ribellati, avevano abbandonato gli ostaggi, rotto i patti e attraverso inganni e un accordo ingiusto, convinsero i Franchi ad uscire dalla fortezza di Eresburg. Così, abbandonata dai Franchi, distrussero le mura e le opere difensive. Quindi vollero fare lo stesso di Sigiburgum, ma grazie all’aiuto di Dio i Franchi li respinsero con valore e non ottennero nulla. Quindi dato che non potevano ingannare con discorsi quelli che custodivano la fortezza, come avevano fatto con gli altri, che si trovavano nell’altra fortezza, iniziarono a combattere e a preparare le macchine per prenderla con la forza. E per la volotà di Dio le pietre che utilizzarono fecero più danno a loro che a quelli che si trovavano dentro la fortezza. Infatti, vedendo che non facevano progressi, utilizzarono anche le clide per sconfiggere con la forza la fortezza. Ma la volotà di Dio, che è giusto, superò la loro forza, e a un certo punto, mentre combattevano contro i cristiani che risiedevano in quella fortezza, apparve manifesta la gloria divina sulla chiesa che si trova all’interno delle mura, visibile sia da fuori che da dentro, dove ancora rimanevano in molti. E dicono si videro come due scudi rossi fiammanti muoversi sopra quella stessa chiesa. E al vedere questo segno, i pagani, che erano fuori, si diedero alla fuga presi dalla confusione e dal terrore e, agitati dall’ansia, trascinati gli uni dagli altri in fuga, si uccidevano a vicenda. Infatti quelli che si giravano indietro per la paura, venivano infilzati dalle lance di quelli che fuggivano davanti a loro e le portavano sulle spalle e altri vengono uccisi subendo altri colpi tra di loro e condannati dalla vendetta divina. E non si può narrare quanta fu la forza divina che si scagliò su di loro per salvare i cristiani. Nonostante ciò quanto più si fecero prendere dalla paura, tanto più i cristiani ripresero animo e ringraziarono Dio di aver manifestato la sua potenza davanti ai suoi servi. Quindi mentre i Sassoni si diedero alla fuga, i Franchi li inseguirono uccidendoli fino al fiume Lippe, salvando così la fortezza e rientrando poi vittoriosi.
Dopo che il Re Carlo giunse a Worms ed ebbe udito questi fatti, convocò un sinodo in quella città. E tenne un placito pubblico e tenuto un consilio, con l’aiuto di Dio, penetrò rapidamente in Sassonia con la forza. Tutti i Sassoni presi dal timore si recarono alle sorgenti del Lippe e offrirono la propria patria in pegno con le proprie mani, si fecero cristiani e si sottomisero al Re Carlo e ai Franchi. Quindi Re Carlo ricostruì la fortezza di Eresburg insieme ai Franchi e un'altra lungo il Lippe. Qui vennero una gran moltitudine di Sassoni con le proprie mogli e i figli piccoli e furono battezzati e diedero tutti gli ostaggi che il Re richiese. Dopo aver ultimato i lavori e aver predisposto una schiera di Franchi perché vi risiedesse e la difendesse, fece ritorno in Francia. E celebrò il natale a Heristall e la pasqua a Nimega e così si passò all’anno seguente.

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