Quando Teodebaldo già era adulto, si sposò con Valdrada. Si dice che questo Teodebaldo fosse un uomo di malo ingegno, al punto che adirato contro una persona che sospettava si fosse appropriato dei suoi beni, si inventò una storia: "Un serpente trovò una ampolla piena di vino e vi si infilò per l’apertura, e una volta dentro iniziò a bere avidamente. A quel punto ingrossato dal vino, non poteva più uscire per dove entra entrato. Venne quindi il padrone del vino e vide come il serpente cercava di uscire senza successo, gli disse: 'Sputa fuori prima quello che hai inghiottito, e così potrai uscire libero'". Questa storia dispose grande paura e odio in quell’uomo. Durante il suo regno Bucelleno, che aveva condotto tutta l’Italia in mano del regno dei Franchi, fu ucciso da Narsete. Al che l'Italia fu occupata dalle forze imperiali e non vi fu più chi la poté recuperare. A quel tempo si vide nascere uva sugli alberi che chiamamo sambuco, senza che fossero stati innestati con le viti. E i fiori di quegli alberi che, come si sa, sono soliti produrre grani neri, genearono grappoli. Quindi fu vista una stella entrare nel disco lunare come procedendo dal lato opposto. Credo che questo segno annunciasse la morte dello stesso Re. Infatti si ammalò gravemente al punto che non poteva muoversi dalla cintura in giù. Si indebolì poco a poco, morendo nel settimo anno del suo regno. Re Clotario occupò il suo regno e prese Valdrada, sua moglie, nel suo letto. Ma rimproverato dai sacerdoti, la lasciò, la diede al Duca Garibaldo e mandò suo figlio Cramno a Clermont.
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